Lui & Lei
La Figlia Della Cliente (Terza Parte)
di Lando81
02.06.2020 |
980 |
0
"Giorgia ormai si era completamente lasciata andare e si masturbava senza pudore..."
Mi stavo avvicinando con passo lento alla camera da letto di Giorgia, essendo più grande avrei dovuto tenere un tono deciso e invece mi sembrava di essere ritornatoai tempi del liceo e delle prime esperienze, quando l'adrenalina offuscava il cervello prima di un bacio. In sottofondo potevo riconoscere l'inconfondibile
musica degli Alice In Chains. Entrai. C'era una scrivania contro il muro opposto all'ingresso.
Un finestrone sul soffitto illuminava tutta la stanza mettendo in controluce la mia ultima tentazione, che in piedi stava sistemando i libri per iniziare a studiare, o forse no.
Ed ecco ancora quel sedere perfetto richiamare il mio istinto di base. La voglia di sorprenderla mettendole il dorso della mano fra i glutei era forte, non sembrava esserci intimo, ma tra il mio solito rimandare il piacere e la voglia di chiarire la situazione decisi di parlarle.
"Giorgia...Gio...forse se resti girata mentre parlo è meglio per te, ma non troppo per me..." Rimase in silenzio, voltata a riordinare fogli senza logica, così iniziai la mia confessione.
"Vedi, la cordialità, la gentilezza e l'educazione che mostro quando sono qui o in negozio fanno sicuramente parte della mia persona, ma ci sono lati di me che non conosci..."
Era sempre voltata. "Mia madre li conosce questi lati immagino...." Incassai e continuai "Si...il modo di approcciarmi sessualmente con tua madre, è una parte
di me che adoro e che a lei offro serenamente per svariati motivi, vivo la sessualità così". Ero quasi dietro di lei "Sono lusingato, davvero lusingato nel sapere di piacere
ad una ragazza come te, ho imparato a conoscerti, ma non posso offrirti sentimenti profondi o un rapporto stabile, non posso ricambiare certe sensazioni...credimi però,
sto facendo una fatica enorme ad ignorare quel che ogni atomo del mio corpo vorrebbe fare..." A quel punto Giorgia smise di agitare i fogli bianchi e dandomi sempre le spalle si voltò di profilo, notando che ero ormai a pochi centimetri da lei. "Per questo mi hai detto che se restavo girata non era il meglio per te?"
Istintivamente nel rispondere mi ritrovai di nuovo a guardarle il sedere che aveva ormai forgiato la mia verga intrappolata nei pantaloni "Esatto....quindi prima che perda le redini, girati..."
Ero ormai conscio che anche girandosi, guardarla negli occhi non avrebbe che potuto alimentare il desiderio di possederla.
Giorgia sorrise ma non si girò "Prima che tu perda le redini, vorrei tranquillizzarti perchè non ho nessuna cotta romantica, sarà che sono figlia di separati,
ma l'idea di chiudermi in un rapporto di coppia alla mia età mi sembra una stronzata!" E come potevo darle torto, io ero il primo ad essermi fidanzato a 18 anni,
e col senno di poi vista la mia fedeltà mi ero assai pentito di aver rinunciato a tante occasioni in nome di un amore giovanile.
"Tu mi piaci da quando ho iniziato a sentirmi più donna e meno ragazzina, in effetti...ehm...ragazzina...non lo sono più da un pezzo..."
Non potevo aver frainteso, e soprattutto non avevo più nessuna scusa, la mia sensazione ancora una volta aveva avuto ragione.
Improvvisamente con decisa lentezza si appoggiò su di me, sentivo la consistenza dei suoi glutei sul mio strumento.
Con la schiena contro il mio petto Giorgia aveva alzato leggermente la testa per scambiare il suo sguardo fornicante con il mio. "...Lo so, forse sbaglio, ma voglio conoscerli anche io...questi tuoi lati..."
Le accarezzai il viso, dopodichè, non ebbi più riguardi e sublimai ogni mia inibizione. Nello stesso istante in cui la baciai sentendo la sua bocca schiudersi per offrirmi la sua dolce lingua, la mia mano si infilò tra la zip aperta della felpa e afferrò il suo seno nudo "Mmmmhhh!!!"
Era la prima volta che la sentivo gemere, nel suo tono c'era un misto di innocenza ed erotismo che mi incitava a palpare quella meraviglia soda e consistente. Stuzzicarle il capezzolo ormai turgido mi fece venire in mente quello di Sabrina, dandomi ulteriore eccitazione. La sua bocca resa appiccicosa dalla saliva eccitata non voleva staccarsi dalla mia, Giorgia si era gradatamente girata e le sue mani avevano iniziato ad esplorare il mio corpo.
A quel punto, non esitai un istante a stringerle il sedere. Se il seno era sodo, il sedere più lo stringevo e più sembrava acquistasse consistenza, era sicuramente il più eccitante che avessi avuto per le mani, Sabrina non poteva certo lamentarsi del suo, ma quello di sua figlia era di un livello completamente differente.
Ci staccammo un istante, lei aveva iniziato a strusciarsi col ventre sul mio eretto e mi guardava eccitata con un leggero sorriso "Ti piace il mio culetto? Ti ha messo tanto in affanno?" Era palese che mi piacesse, ma non avevo intenzione di darle soddisfazione, non ancora. "Non saprei...mi incuriosisce molto questa linea...."
Baciandole il collo avevo messo il mio dito medio fra i glutei e scesi fino a trovare il calore più intenso. "Ahhh!!!" Il grigio chiaro dei leggins era ormai diventato più scuro per via dei primi umori.
Più premevo e agitavo la falange più l'umidità sul cotone si faceva evidente. Ormai la sentivo completamente assorta nel piacere. Le sue mani si erano ritrovate ad accarezzarmi sotto i vestiti scendendo fino al sedere, poi le portò sulla fibbia della cintura guardandomi dritto negli occhi, stava per sbottonarmi i pantaloni quando la fermai "Hey Signorina....non ancora..." e le sorrisi facendole un occhiolino. Volevo accenderla il più possibile, così la spinsi contro la scrivania, presi la zip della felpa e lentamente la tirai giù scoprendole completamente il seno, in un attimo mi ritrovai a succhiarlo e stringerlo.
"Mmmhh...non sai quante volte ti ho immaginato farlo durante la nostra ora di lezione..." Mi staccai e mi ritrovai il suo sguardo carico di desiderio, la accarezzai con
una mano che cominciò a scendere lungo il suo addome "E questo...l'hai mai immaginato?" Ricambiando lo sguardo infilai la mano dentro i leggins e mi ritrovai a contatto con la sua umida femminilità che come avevo intuito non aveva la protezione dell'intimo.
Il dito medio penetrò senza alcun attrito le labbra zuppe "Ahhh!!!...Sssi...Ahhh!!!" Al medio avevo aggiunto l'anulare sentendo i succhi vaginali fluire dalla morbida caverna.
Non c'era più motivo di tenermi dentro le confidenze della madre. "Signorina...lo so che ti masturbi pensandomi...adesso però lascia fare a me....". Giorgia spalancò un secondo gli occhi, ma il piacere procurato al suo basso ventre, prese nuovamente possesso dei suoi occhi "Ma com....Ahhh....Ahhh!!...sto per venire....mmmhhh". La penetravo facendo pressione anche sul clitoride, il suo seno vibrava dal movimento.
La mia studentessa aveva sicuramente capito chi mi avesse raccontato delle sue effusioni, ma era ormai totalmente coinvolta nel suo godere crescente, aveva chiuso gli occhi e ansimava sempre più forte muovendo il bacino.
In pochi secondi mi resi conto che stava venendo. Come Sabrina le sue gambe si erano contratte bloccando la mia mano dentro di lei."Mmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!"
Sentivo i battiti tra le sue pareti morbide e roventi, e lasciai che si vivesse il suo primo post orgasmo vissuto con me. Tolta la mano ecco la viscosità del piacere sulle mie dita che portai al suo sguardo lussurioso. Un filo di umore si era formato allargando le dita che l'avevano fatta godere. "Sai come si chiama questa?....Voglia di essere scopata....."
Gliele le portai alla bocca e senza batter ciglio Giorgia iniziò a succhiarle provocandomi con lo sguardo, mi stava facendo intendere che voleva altro "Tranquilla...tra poco succhierai anche quello...."
"Mmmm...ma tu sei eccitato come me?" Senza darle risposta le sfilai i leggins notando quanto i suoi succhi avessero ormai imbrunito il colore sul cavallo. Avevo di fronte la sua venere, ma prima di cedere alla tentazione di assaporare quelle labbra ricche di miele, scattai in piedi e prendendole i fianchi la girai di spalle.
Avevo liberato il mio strumento ormai eretto dalla morsa dei boxer appoggiandolo tra i suoi glutei "Secondo te....sono eccitato?" "Mmmh...ti sento finalmente...." Giorgia si prendeva cura del suo desiderio mentre io potevo gustarmi al meglio la presa da dietro sul seno, quando le strizzai i capezzoli, lei strinse i glutei e iniziò a masturbarmi strusciandosi. "Te lo richiedo...ti piace il mio culetto?"
In quanto a provocazione avevo ormai la certezza che Sabrina le avesse trasmesso tutto. "Mmmh...Certo che mi piace...." "Bene...." Si girò e si tolse la felpa rimanendo totalmente nuda, poi si avvicinò un attimo arrivando col viso ad un centimetro dal mio "....neanche lui è più quello di una ragazzina...". Mi diede una dolce e veloce leccata sulle labbra, poi iniziò a premere sulle mie spalle e facendomi muovere all'indietro mi portò a bordo del suo letto. Non vedendolo mi sbilanciai finendo sul materasso. Giorgia guardava il mio strumento eccitata, si mise in ginocchio e avvicinandosi alternava sguardi al mio viso e quello che ormai
aveva in primo piano. Lo prese in mano e iniziò lentamente a masturbarlo. "...E tu ti sei mai toccato....pensando a me?" Domanda maliziosamente innocente che ebbe la sua risposta "Pensando a te....e alla tua bocca che succhia quello che stai stringendo....". "Mi piace il tuo lato segreto..." Mi alzai leggermente e mi ritrovai seduto a guardare il viso di Giorgia avvicinarsi senza ripensamenti al suo obbiettivo. Da prima passò il naso in un modo
a metà tra il voler assaporarne l odore e il volerlo tenere in tensione. Diede un bacio sulla punta, ne seguì un altro in cui le sue labbra si erano leggermente schiuse giusto per assaggiare la mia carne, infine mi avvolse con tutta la bocca iniziando a succhiare e leccare ogni centimetro. Vivermi da seduto una fellatio mi faceva già godere più che in altre posizioni, vedere che era Giorgia a darmi tanto piacere mi stava portando all'orgasmo.
Per fortuna sapeva interrompersi e dedicarsi ad altri punti, ma solo per poco, ero il primo a volerne ancora "Mmmhh...Succhialo ancora piccola...ahhh...così...Mmmmh..." Si fermò un istante ma senza allentare la stretta di mano.
"Voglio almeno farti venire, non si mai che 'qualcuno' ci possa interrompere prima..." Non sapeva che Sabrina non sarebbe mai arrivata. "Non ti preoccupare, nessuno ci interromperà, prima mi ha scritto quel 'qualcuno'..."
"Bhe allora non abbiamo fretta..." e riprese a succhiare ancora più intensamente mentre le mie mani si appoggiorano alla sua testa. La sua passione ormai senza freni era prossima a portarmi all'orgasmo. Decisi di fermarla raccogliendo il suo viso e la baciai intensamente, poi la feci alzare e la accompagnai al mio fianco sul letto dove si distese.
La mia mano iniziò a passare dolcemente sui suoi monti "..E tu signorina...che sapore hai?" Mi ero messo in ginocchio come aveva fatto lei poco prima. La vidi aprire le gambe e raccoglierle sul letto "...Immagino tu voglia assaggiarla..."
Voleva conoscere il mio lato oscuro, accontentarla era diventata una priorità. "Assolutamente....ma prima...voglio che ti masturbi davanti a me..." Mi guardò con aria incredula, così motivai il desiderio "Sono due anni che ti immagino
mentre lo fai...ora voglio vivermi tutto" "...Ok...ma non riuscirai a resistere..." Iniziò ad accarezzarsi, a poco a poco lasciò che anche la testa si appoggiasse sul materasso. Stavo assistendo ad una grazia di erotismo e perversione.
Giorgia ormai si era completamente lasciata andare e si masturbava senza pudore. Si era stuzzicata il clitoride e aveva iniziato a penetrarsi con un dito. Non ce la facevo più, iniziai a baciarle l'interno coscia e con la punta della lingua mi diressi sempre più verso il centro, fino a quando il suo intenso aroma non mi rapì definitivamente. "...Mmmmm...non farmi aspettare oltre....leccala...Aaaahhh!!!" Mi stavo gustando la pelle delle sue labbra per ritrovarmi
a succhiarle il clitoride gonfio. Con le mani avevo preso le sue gambe portandole a raccogliersi contro il seno. In questo modo non avevo solo la sua venere come portata, e lei se ne accorse quando sentì la punta della lingua scendere al secondo abisso.
"Mmmm...continua così...Ahhh!!!" Non le davo tregua, ritornato sul clitoride penetrai le sue labbra ormai fradice con un dito iniziando a muoverlo lentamente, e una volta sfilato lo portai sopra il secondo canale iniziando a far pressione ma senza affondare il colpo. Ero arrivato al punto massimo, non potevo più rimandare quello che ormai era scontato stesse per succedere. Giorgia mi precedette "Mmmm Ti voglio dentro di me, non resisto più...."
Il letto non era particolarmente alto, così presi in mano il mio eretto e mi avvicinai alla sua venere grondante e bramosa. Appoggiai la sua punta sul clitoride facendo piccoli movimenti rotatori, poi iniziai a passarlo sulla superficie delle grandi labbra quando mi venne in mente il messaggio di Sabrina. La perversione si impossessò di me "Vuoi sapere cosa mi ha scritto tua madre?.....che per lei non c'è differenza, se sto fra le sue cosce....o le tue!"
Non avevo finito di parlare che Giorgia si sentì penetrata profondamente in un colpo solo "AAAHHHHHHH!!!!!" Stavo pompando senza senno guardando la sua espressione corrucciata ed eccitata, il suo seno che nonostantei colpi inferti al suo utero sembravano attutire le vibrazioni. L'avidità con la quale Giorgia mi aveva succhiato lo strumento la stavo provando mentre le succhiavo il capezzolo. "MMMhhh...Ahhh...che belloooo....Ahhhh!!!"
Mi alzai e iniziai a imprimerle affondi sempre più veloci, i suoi gemiti a voce alta erano miele per le mie orecchie, e arrivato l'orgasmo altro miele in pochi istanti defluì dalle sue grandi labbra.
Anche io mi sentivo sempre più invogliato a venire, ma prima volevo gustarmi le pareti del suo secondo abisso. "Voglio il tuo culetto signorina...." "Mmm...è tutto tuo..." La mia giovane amante si girò mettendosi a gattoni sul materasso rivolgendomi il sedere davanti al viso. Affondai il viso e iniziai a leccare le sue intimità stringendo tra le mani i suoi glutei perfetti. Poi mi alzai e salendo anch'io sul letto puntai la venosa eccitazione contro la bocca ancora inesplorata. Questa volta lo feci con più dolcezza, ma con mia sorpresa non ci volle molto a sentirmi stretto nella sua morsa. "Ahh...finalmente...non ne potevo più del dildo...mmh"
"Vorresti dirmi che nessun maschietto ha mai beneficiato di questa meraviglia?" "...ho voluto riservarmi l'esperienza...uhm...voglio sentirlo tutto!AHHH!!!". La accontentai senza porle più domande, ormai era chiaro che Sabrina l'aveva istruita a dovere sul piacere. Potevo finalmente gustarmi la visione delle mie mani avvinghiate sui suoi glutei che accoglievano il mio strumento, ancora e ancora. Giorgia ansimando aveva preso a masturbarsi
cercando il massimo piacere possibile, era tale l'eccitazione provocata che in pochi minuti venne accompagnando il gemito ad un tremito del suo corpo. Ancora dentro di lei mi distesi sulla sua schiena sussurrandole che avevo voglia di venire, ripresi poi le mie incursioni lentamente, deliziato dal sentire ancora la consistenza del suo seno. "Mmmh..vorrei farti venire io...." Così mi sfilai da quell'incanto e mi distesi prono di fianco alla mia amante curioso
di vederla prendere il controllo della situazione. Si mise sopra di me strusciando la sua giovane venere sul mio eretto smanioso di essere portato all'ineluttabile orgasmo. Con naturalezza si penetrò senza usare le mani, che nel frattempo si erano intrecciate alle mie. Si muoveva facendomi sentire ogni centimentro delle sue pareti carniche. "Non so se mamma ti ha detto anche questo, ma uso la pillola..."
"Wow, venirti dentro sarebbe proprio la ciliegina sulla torta" Iniziò così a provocare la mia libidine con sempre più foga, non ci misi molto a stringere le sue mani per farle capire che ero arrivato al limite estremo.
Giorgia rallentò i suoi movimenti, il suo seno e il suo corpo si ergevano imperiosi alla mia vista mentre fiotti del mio caldo liquido schizzavano dentro il suo caldo ventre. Poi si accasciò sopra di me ansimante.
"Non mi sembra vero...possiamo stare così un po'?" "E chi si muove...Gio sei stata deliziosa...in questo non penso tu abbia bisogno di ripetizioni". Sorrise "Grazie Prof...è stato stupefacente, è la prima volta che le mie aspettative si allineano alla realtà..." Restammo così fino a quando il mio strumento tornato dormiente non uscì dalla sua venere che iniziava a sgocciolare il mio orgasmo. Giorgia corse in bagno dicendomi di non muovermi. Quando tornò in camera non mi ero mosso di un centimetro, mi ero goduto i flashback dei minuti precedenti con l'intenzione di riviverli il prima possibile.
Senza accorgercene era passata un'ora e Giorgia doveva andare dal padre, stavo per alzarmi per andare in bagno a darmi una pulita ma Giorgia mi precedette lasciandomi seduto sul bordo letto.
"Ci penso io a pulirti..." Si avvicinò al bello addormentato e se lo portò alla bocca succhiando via i nostri umori, passò la lingua sullo scroto e sull' interno coscia con una dolcezza tale da ridare energia alla mia virilità. "Sei stata davvero premurosa, ma se continui così lo sai come va a finire...." "Certo che lo so...ma non abbiamo tempo, accontentati di questo al momento...non farti problemi a venire..."
In pochi istanti mi ritrovai a sentir crescere lo strumento dentro la sua bocca. Non usai nessuna tecnica per resistere al piacevole supplizio e in poco tempo le feci assaggiare il mio seme che la mia giovane amante gustò tutto. Mentre mi rivestivo mi venne in mente che poche ore dopo mi sarei dovuto incontrare con Sabrina, così evitai di andarmi a sciacquare le mani, volevo farle sentire seppur indebolito il profumo intenso di sua figlia. Giorgia uscì dal bagno, era di nuovo vestita come una rockettara, il suo corpo lussurioso era stato nascosto e il suo viso aveva ritrovato un espressione priva di malizia.
Prima di uscire dall'appartamento ci scambiammo ancora un fucage bacio di passione, poi scendemmo in strada e recitando la complice parte dell'insegnante e della studentessa ci salutammo dandoci appuntamento alla settimana successiva. Mi accesi una sigaretta e avviandomi verso la macchina scrissi un sms a Sabrina. "Tua figlia ha un ottima educatrice alle arti amorose...a più tardi". Il sole stava tramontando, al contrario
le mie voglie, nonostante lo sfogo di poco prima, erano nuovamente pronte ad albeggiare.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.